Il grande potenziale di un dispositivo portatile per la terapia a pressione negativa delle ferite

La storia di John

Prima del coma, John ha lavorato per oltre 25 anni come specialista delle risorse umane nel settore della ricerca biofarmaceutica. "Sono cresciuto in una famiglia molto "clinica'" per mancanza di un termine migliore," dice. "Mio padre era un rappresentante farmaceutico e mia madre e mia sorella maggiore sono entrambe infermiere". Il primo ricovero in ospedale di John e il coma sono stati causati da infarto miocardico acuto¹, shock cardiogeno, insufficienza respiratoria assistita da ventilatore e insufficienza renale acuta che ha richiesto una terapia di ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO) in terapia intensiva per 38 giorni.

La lesione da pressione che John aveva sviluppato, situata a metà della schiena, gli causava forte dolore e disagio, nonostante una strategia aggressiva di gestione del dolore.

Nel corso di cinque settimane, i tradizionali tentativi effettuati per cicatrizzare la ferita sono falliti. I metodi di trattamento includevano medicazioni saline bagnate o umide, alginato e medicazioni assorbenti, detersione enzimatica e unguento antibiotico.

Frustrato dalla mancanza di progressi, il personale di assistenza di John decise di utilizzare il dispositivo Invia Motion NPWT di Medela. Progettato per fornire ai pazienti i vantaggi standard di un dispositivo riutilizzabile, l'aspiratore personale ha offerto a John un modo discreto ed economico per accelerare la guarigione della ferita e tornare a uno stile di vita attivo.

Ostacoli e progressi nel processo di cicatrizzazione

"La mia ferita si trovava proprio in mezzo alla schiena e temevo che l'aspiratore mi avrebbe creato disagio e avrebbe fatto rumore", dice John.

"In realtà, mi accorgevo della sua presenza solo quando mi appoggiavo allo schienale della sedia e l'aspiratore era silenzioso. Non l'ho mai sentito".

Quando il team Medela esaminò per la prima volta il caso di John, soffriva di una lesione da pressione mediotoracica al 4° stadio, che misurava 5,8 cm x 2,1 cm x 1,1 cm con indebolimento circonferenziale, drenaggio da moderato a grave e l'85% di tessuto di granulazione con il 15% di residui. La postura da seduto di John e la necessità di indossare un defibrillatore da 4,5 kg esercitavano costantemente una pressione esterna sulla ferita, ostacolando la cicatrizzazione.

"La mia ferita si trovava proprio in mezzo alla schiena e temevo che l'aspiratore mi avrebbe creato disagio e avrebbe fatto rumore", dice John. "In realtà, mi accorgevo della sua presenza solo quando mi appoggiavo allo schienale della sedia e l'aspiratore era silenzioso. Non l'ho mai sentito".

Dopo aver iniziato il trattamento con il dispositivo NPWT Medela, John ha riscontrato notevoli progressi:

• In tre settimane, la sua ferita misurava solo 4,5 cm x 2,0 cm x 0,3 cm, un netto miglioramento rispetto all'inizio, con una granulazione del tessuto del 100%.
• Entro altre tre settimane, la ferita ha continuato a ridursi, misurando 4,0 cm x 1,5 cm x 0,02 cm. A quel punto, la NPWT è stata interrotta ed è stata prescritta una medicazione con una pellicola a base di alginato d'argento.
• Circa otto settimane dopo l'inizio del trattamento, la ferita di John si era completamente chiusa.

Implementando l'uso di un dispositivo portatile per l'aspirazione delle ferite, John è stato in grado di tornare a una vita produttiva e gratificante e di condurre le attività quotidiane (ADL), come sostenere le ambizioni artistiche della figlia. Il design compatto dell'aspiratore per uso personale Invia Motion e i comandi "intelligenti" di grado clinico hanno facilitato la guarigione della ferita, gestito le ostruzioni, promosso il comfort e mitigato l'impatto del giubbotto defibrillatore di John.

"A causa dell'infarto, avevo paura di perdermi il debutto all'opera di mia figlia", racconta John. Invece, "grazie al sistema Invia Motion, ho potuto vederla esibirsi sul palco della Neumann University. Sono andato allo spettacolo con il mio aspiratore e non mi ha limitato affatto. Per una ferita di cui soffrivo già da circa cinque mesi e che mi aveva provato terribilmente, questa è stata una soluzione incredibile.”

Un supporto clinico straordinario da parte del personale infermieristico specializzato nella cura delle ferite

Gli specialisti di Medela si sono recati a casa di John per assicurarsi che il dispositivo fosse fissato correttamente.

Nel corso della sua esperienza con la NPWT, John ha ricevuto visite da parte di infermieri specializzati nella cura delle ferite di Medela. Il team di esperti ha collaborato con il personale residente per istruire John sulle sue condizioni e sul suo programma di recupero, per risolvere i problemi di allarmi del dispositivo e monitorare i suoi progressi. Questo supporto è particolarmente importante per i dispositivi utilizzati dagli operatori sanitari e dai pazienti dopo la dimissione.

Gli specialisti di Medela si sono anche recati a casa di John per assicurarsi che il dispositivo fosse fissato correttamente, che funzionasse adeguatamente e per controllare lo stato della ferita. Venivano uno o due volte a settimana. "Mi hanno parlato umanamente, hanno compreso la mia angoscia mostrando una vera empatia che mi ha aiutato a superare l'intera esperienza con un atteggiamento più positivo", dice John.

Esiti di successo

Adesso che è completamente guarito, John sta usando la sua esperienza personale di paziente per educare gli altri sul potenziale salvavita dei dispositivi e della tecnologia per la terapia a pressione negativa delle ferite.

"Nel corso della mia carriera, ho tenuto molti discorsi sui farmaci e sul loro ruolo nel migliorare la vita dei pazienti", dice. “Adesso condivido la mia storia personale sul potere di un dispositivo medico. Sono incredibilmente grato a Medela per avermi guarito.”

Quando gli è stato chiesto di riassumere la sua esperienza con il dispositivo portatile per la terapia a pressione negativa delle ferite Invia Motion, John ha affermato: “La mia esperienza con Medela è a dir poco un miracolo. Il suo dispositivo non solo ha guarito la mia ferita, ma mi ha donato anche una seconda vita.”